Il calicanto profuma l'inverno
Ricordo che la nonna ne parlava come di un cespuglio stecchito, un po' goffo, che d'estate si esprime con foglie banali.
Ma d'inverno, quando i suoi rami secchi si coprono di fiorellini gialli e cerosi (piuttosto bruttini) il calicanto emana uno dei profumi più struggenti, anche perché inaspettato. Un non so che di dolce, aromatico, pulito e un po' mandorlato.
Oggi ha cultori raffinati che lo piantano in novembre, magari lungo un muro, tra compagni rustici quali il cotogno o il nocciolo così da stupire il passante.
Vita Sackville West, che lo adorava, consigliava di tagliarne un ramo, martellarne l'estremità del taglio e metterlo in una brocca d'acqua. Per la vostra gioia e di chi verrà a trovarvi.
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