mercoledì 7 settembre 2011

Josephine Baker. Conquistò il mondo ma amò solo i suoi figli. Dodici


Nata nel 1906 a St. Louis nel Missouri e morta a Parigi nel 1975. Famosissima in Europa, per tutta la vita si impegnò per i diritti civili.
Se voi non foste attrice cosa vorreste essere? "Mamma di settantamila bambini."
Non potendo avere figli, adottò dodici bambini, tutti di nazionalità diverse.
Chiese di poter allevare anche un bambino ebreo. Da Israele le fecero sapere che i bimbi ebrei vivono in Israele e non hanno bisogno di essere adorati da negre per essere cresciuti in compagnia di marmocchi di altre razze e di diversi costumi e tradizioni.
"La donna più sensazionale che si fosse mai vista o si vedrà. Alta, pelle color caffè, occhi d'ebano, gambe di paradiso, un sorriso da cancellare tutti gli altri sorrisi" Ernest Hemingway

                          
La danza dei selvaggi, il numero de La Revue Négre con cui debuttò al Théatre des Champs Elysées, nel 1925: vestita solo di un gonnellino di banane, ballava il Charleston scatenandosi in movimenti sensuali e selvaggi.Un critico: "è orribile; è meraviglioso. Non so che dire."

Fu Jean Cocteau a inventare per lei il celebre gonnellino: "con questo sembrerai vestitissima"
                            
                              
"A otto anni lavoravo già per calmare la fame dei miei." Ho sofferto la fame e il freddo. Mi hanno detto che ero brutta, che danzavo come una scimmia. Un giorno mi hanno trovata meno brutta. Mi hanno fischiata. Mi hanno applaudita. Ho continuato a danzare. A cantare. Ho avuto fortuna. Ho una mascotte: una pantera. Ho girato il mondo. Sono morale. Mi giudicano il contrario. Non fumo. Non bevo. Ho una religione. Adoro i bambini. Amo i fiori. Aiuto i poveri. Guadagno molto. Faccio economia.
                        
Nella sua casa:  il leopardo Chiquita, uno scimpanzé Ethel, un maiale Albert, un serpente, Kiki poi una capra, un pappagallo, pesci, tre gatti e sette cani.
                         
Sei mariti un numero infinito di amanti che lei stessa calcolerà in un numero a quattro cifre: Colette, Frida Kahlo, Georges Simenon, Ernest Hemingway, Le Corbusier.


Georges Simenon si innamorò perdutamente di lei. Si amarono tre anni. Lui le faceva da segretario e fondò anche il giornale Josephine Baker's Magazine.


In una delle sue ultime esibizioni mentre cantava ricoperta di piume e lustrini la mitica J'ai deux amours si interruppe improvvisamente per dire a uno spettatore munito di binocolo "Signore, lasci stare:conservi le sue illusioni.

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