lunedì 24 gennaio 2011
Ancora Gina Lagorio
"... Tutti questi pensieri o pseudo pensieri mi tornano, freschi di nuovo vigore, attraverso mia figlia.
Ché i figli servono anche a questo: quando si cederebbe alla tentazione di scivolare nell'elegia, la loro presenza mantiene immersi nella corrente viva, con tutti i suoi problemi, grandi e piccoli, necessari e superflui, ma presenti, e bisogna dire che se talora è faticoso, è tuttavia la sola maniera accettabile per compiere intera la propria parte, da attori in scena, non da spettatori. Seguire i figli, rifiorendo la giovinezza nel loro fiorire, è un accrescimento di vita: l'età rende attenti a ogni bene, anche il minimo, non gli passa accanto sbadati come a venti anni e ogni dolcezza è gustata come un bene ritrovato e perciò più prezioso..."
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