martedì 16 novembre 2010

A cup of tea, please!




In Inghilterra una buona tazza di tè risolve la vita.

Una mia carissima amica italiana che vive a York da molti anni mi racconta che in qualunque situazione gli inglesi cominciano ad affrontare problemi, crucci, pensieri con una buona tazza di te.
Sì perchè questa loro caratteristica è tutto tranne uno stereotipo e fa realmente parte del loro modus vivendi.
Il tè ha cambiato il modo di interagire e di socializzare degli inglesi che per impossessarsene hanno viaggiato in lungo e largo.
Come dice Sting nella sua canzone Englishman In New York: "I don't drink coffee, I take tea, my dear", "Non bevo caffè mia cara, sono inglese". Come può essere altrimenti per una nazione che consuma 48 miliardi di tazze di tè ogni anno?
Da buona italiana mi permetto di aggiungere la ricetta di un dolce da accompagnare ad un buon tè.


Strudel di mele

1 pasta sfoglia (meglio se di forma rettangolare)
3 mele
una manciata di uvetta
una manciata di mandorle a fiammifero
marmellata di limoni
zucchero di canna
semi di papavero
per la crema:
1 tuorlo
15 gr farina25 gr zucchero
1,25 dl latte
cannella
La preparazione dello strudel è elementare, se si sceglie la soluzione della pasta sfoglia già pronta e non ci si avventura nel tentativo di impastare e stendere -soprattutto- la pasta matta (quella tradizionale altoatesina).
Di fatto basta affettare le mele, farle saltare qualche minuto in padella con poco zucchero di canna e, se si vuole, rum o grappa (giusto per diminuirne il volume ed asciugarle).
Una volta intiepidite le mele ed aggiunti gli altri ingredienti, spalmare un po' di marmellata di limoni sulla sfoglia (io faccio così perché raramente ho limoni freschi in casa) e distribuirci sopra il ripieno.
I trucchi per evitare che la pasta si rompa son due: utilizzare il ripieno non caldo e infarinare il lato della pasta sfoglia che appoggia sulla carta da forno. In questo modo sarà possibile arrotolare lo strudel aiutandosi con la carta evitando che la sfoglia rimanga attaccata.
Sigillare la pasta, fare qualche piccolo foro sulla pasta (come due taglietti) in modo che il vapore acqueo delle mele fuoriesca e la pasta non si bagni troppo. Io decoro lo strudel con semi di papavero e scagliette di mandorle e lo cuocio in uno stampo da plumcake, per mantenere una forma più rotonda, se no si siede troppo. Cuocere fino a doratura della pasta sfoglia a 200°.
Nel frattempo preparare la crema di accompagnamento: sbattere il tuorlo con lo zucchero in un piccolo pentolino, aggiungere la farina o la maizena, il latte e cuocere fino alla densità desiderata, meglio se un po' fluida, visto che raffreddandosi tende a rapprendersi. Aromatizzare con la cannella.
Tra preparazione e cottura ci si impiegano circa 30 minuti e dopo lo si può mangiare ancora tiepido, a differenza di altri dolci.

























3 commenti:

  1. Che meraviglia, sento già il profumo.
    Adoro il the e lo strudel.
    G.

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  2. Dovremmo proprio organizzare un the con pasticcini e due chiacchiere con le amiche qui in negozio!

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  3. Leggo solo ora il tuo post.

    Sei grande!

    la tua amica che vive a York. XXX

    RispondiElimina

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