martedì 23 aprile 2013

20134Lambrate_Coppola e Toppo


                                                         

 Lyda Coppola in Toppo (Venezia, 1915-Milano, 1986), è la disegnatrice e fondatrice, insieme al fratello , della Coppola e Toppo; azienda di gioielli per la moda attiva a Milano dal 1949 al 1986.
Sono proprio i complementi creati da Lyda a dare il tocco finale a molte delle mises proposte dagli stilistiche hanno segnato la Haute Couture francese della fine degli anni 40 e dagli stilisti della moda boutique italiana negli anni 50, 60, 70.

 All'inizio della carriera, forse a causa delle sue origini 
(madre triestina, di origine ebraica, padre napoletano ) caratterizza la sua produzione combinando, in modo inusuale, materiali tipicamente italiani provenienti da parti diverse della penisola, come le perle in vetro veneziano e il corallo di Torri del Greco.
                                  


Subito dopo la Seconda guerra mondiale i bijoux di Coppola e Toppo diventano famosi prima a Parigi e poi negli Stati Uniti dove si riversa la maggior parte della loro produzione.
Dai primi anni 50, Lyda Coppola crea i gioielli per Emilio Pucci e per la gran parte degli stilisti della moda italiana: Capucci, Marucelli, Biki, Sorelle Fontana, Lancetti, Enzo, Ken Scott, Valentino, Krizia. 
                             





































La storia di Coppola e Toppo si dipana in contemporanea alla crescita e affermazione della moda italiana, passata da una condizione di artigianato nei primi anni 50 a un'industria fiorente e conosciuta in tutto il mondo negli anni 80 come Made in Italy. Oggi i bijoux e i complementi di Coppola e Toppo rientrano nei COLLECTIBLES più ambiti dai collezionisti di gioielli d'epoca

mercoledì 17 aprile 2013

20134Lambrate_Françoise Sagan

                            


Françoise Quoirez in arte Sagan, nata il 21 giugno 1935, figlia di un industriale, un fratello e una sorella più grandi, fin da piccola irrequieta e annoiata, a tredici anni si fece espellere dal Convento des Oiseaux, l'istituto più esclusivo di Parigi per mancanza di spiritualità (le monache l'avevano sorpresa  a leggere Prévert); passò poi per altre sette scuole.
A diciotto, bocciata al primo esame universitario, si mise a scrivere un romanzo, lo inviò a Robert Julliard, editore che lo pubblicò subito.

"Su questo sentimento sconosciuto la cui noia e la dolcezza mi assediano, esito ad apporre il nome, il bel nome grave di tristezza, la seta snervante e dolce che mi separa dagli altri."
Incipit del suo primo romanzo Bonjour Tristesse
                        

Il cognome Sagan, scelto tra i personaggi della Recerche perché sull'elenco telefonico c'era solo un solo Quoirez e suo padre non voleva fastidi.

Il suo divertimento preferito: andare alle tre di notte in Piazza St. Sulpice col fratello, ognuno alla guida di un'auto di grossa cilindrata, e lanciarsi uno contro l'altro ad altissima velocità, sterzando all'ultimo momento per evitare l'impatto."... appassionante scherzare così con la morte."
                                

Secondo Marie Dominique Lelièvre la condotta di Françoise "assomiglia a quella di un playboy anni Sessanta di cui ha adottato gli attributi.Beneficiare di una celebrità internazionale. Guadagnare la propria vita lussuosamente. Bruciare il denaro senza aver l'aria di preoccuparsene. Far festa nei locali notturni. Possedere un cavallo da corsa. Giocare al Casino. Viaggiare in coupé. Sfasciare auto da corsa. Collezionare belle donne. Fare un figlio con un modello..."

Nel 1975 si schiantò con la sua Aston Martin. Ricoverata per una commozione cerebrale e fratture varie, appena ripresa conoscenza chiese al padre: "l'auto...l'auto è fracassata, vero?"
                                

Quella volta che, entrando nel teatro dell'Odeon, occupato, uno studente le urlò: "la compagna Sagan è arrivata in Ferrari per incoraggiare la rivoluzione?" E lei: " Falso, è una Maserati."

Il suo epitaffio dettato a un critico: "Fece la sua apparizione nel 1954 e fu uno scandalo mondiale, la sua morte è stata uno scandalo solo per lei."


martedì 16 aprile 2013

20134Lambrate_ I consigli di nonna Emma

Sogni d'oro
                        


Per dormire in modo rilassato e sereno, appendere sopra la testiera del letto un piccolo sacchetto di lavanda fatta essiccare che potremo coltivare in un vaso anche sul terrazzo, perché la lavanda è perenne e non teme neppure le temperature rigide.
Prima di addormentarci possiamo premere le dita sul sacchetto: l'essenza si diffonderà piano piano assicurandoci un sonno piacevole che eliminerà anche fastidiosi odori di chiuso.

martedì 9 aprile 2013

20134Lambrate_ La vetrina della settimana

                                                                         
                                                                            


20134Lambrate_ Ventura Lambrate


giovedì 4 aprile 2013

20134Lambrate_ Diana Forever 2° parte

                   

La sua favola finita troppo presto ha reso Lady D una icona ancora più grande.
A lei è dedicato il libro Timeless Icon pubblicato da Electa.
Per rivedere in 90 scatti la vita di una principessa magnifica che passava dalla tiara di diamanti ai mocassini.
                            

1988- Ce ne vuole davvero di classe per portare con tante disinvoltura una gonna a matita. Lady D in viaggio in Thailandia dimostra un notevole senso della misura: sceglie un calibrato tacco altezza giorno.

1989- nella copertina del libro vediamo Diana alla prima di un balletto. Molto armoniosa: la camicia bianca, la gonna a vita alta rosa, il tutto sdrammatizzato da una pettinatura sbarazzina.
                             
1992- Diana dimostra come il nero sia fedele alle bionde.
Qui indossa un abito bustier con bottoni gioiello, che rimandano agli orecchini di perle e al collier a fascia di cui era molto innamorata e che ritroviamo in tante foto.
                     

Mentre con i pensionati del Royal Hospital Chelsea a Londra diventa subito regale, in bianco con cappello e dettagli che fanno la differenza: perle, bottoni, busta sottobraccio.
                  

1997- Diana, dopo il divorzio si era attivamente impegnata nella lotta contro l'Aids e nella campagna per la messa al bando delle mine antiuomo. Qui è in Angola in visita a un campo minato bonificato. 

mercoledì 3 aprile 2013

20134Lambrate_Diana Forever 1° parte

               
Gli abiti possono fanno la principessa?
Eccome, un libro fotografico ripercorre lo stile di Lady D definito royal glamour senza tempo, come dimostra il gioco di rimandi tra ieri e oggi.
Da ragazza timida con la gonnella a pieghe a creatura stupenda, adorata dagli stilisti. Da maestra di asilo, nata in una antica famiglia aristocratica a madre del re di domani.
Da consorte triste di Carlo a sorridente ambasciatrice di cause nobili.
Nella sua breve ma ricca esistenza Diana Spencer è stata tutto questo. Una regina delle metamorfosi, capace di cambiare e migliorare sempre se stessa.
                        


martedì 2 aprile 2013

20134Lambrate_Lou Salomé

                       






































La foto di Lou Salomé, tutta vestita di nero e con in mano un frustino, seduta su un carretto trainato da Friedrich Nietzsche e Paul Rée. I due uomini, cui Lou, appena ventenne, ha proposto un ménage a trois solo per discutere di filosofia si sono inutilmente innamorati di lei: rifiuta di sposare Nietzsche e per cinque anni va a vivere con Rée, giacché l'altro "ha cattive intenzioni."

"Da quali stelle siamo caduti per incontrarci?" Nietzsche a Lou quando la incontra per la prima volta.
Nietzsche, disperato perché respinto da Salomé, si mette a scrivere Così parlò Zarathustra. Frank Wedekind, rifiutato pure lui, per vendicarsi pubblica due opere teatrali riunite sotto il titolo di Lulu, in cui racconta di una "creatura senz'anima, la vera bestia, folle e bella, creata per portare sventura, per sedurre,avvelenare uccidere, senza lasciare traccia."
                   

Lou e il grande Rainer Maria Rilke che si innamorano durante una vacanza e restano insieme quattro anni. Quando l'amore finisce lei gli scrive: "Vai incontro al tuo dio oscuro. Egli potrà per te quello che io non posso più: egli ti può consacrare al sole e alla maturità."
Rilke, lasciato, si sfoga nei Quaderni di Malte Laurids Brigge e nelle Elegie duinesi.

"Fosti la più materna delle donne. Fosti un amico, come lo sono gli uomini. Una donna sotto il mio sguardo. E ancora più spesso una bambina. Fosti la più grande tenerezza che ho potuto incontrare. L'elemento più duro contro il quale ho lottato. Fosti il sublime che mi ha benedetto. E diventasti l'abisso che mi ha inghiottito." R.M.Rilke, 1910

Lui morirà disperato di leucemia a 51 anni. Lei a 76 dopo una vita ricca di passioni e di grandi amori.
                       

Paul Rée all'amata Lou Salomé: "Sono stufo di non avere un nome! Devi darmene uno." Lei subito: "cacchina".

"Immorale qual sono, traggo sempre il più gran piacere dai miei peccati. Posso essere fedele ai ricordi, non alle persone... Infedeltà significa restituire la persona amata a se stessa, alla vita, alla libertà di svilupparsi. L'alternativa è infedeltà o doppiezza, ambiguità."


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