sabato 30 aprile 2011

Madame Grès... tutto in un drappeggio

                                                   

Volevo fare la scultrice, per me lavorare il tessuto o lavorare la pietra è la stessa cosa"

                       

Se vi trovate a Parigi non vi perdete l'occasione di conoscere una delle figure leggendarie della couture: Madame Grès, scultrice mancata, riuscì a sublimare nel tessuto il suo desiderio di plasticità, creando abiti unici.
Le fonti di ispirazioni sono state: la Grecia classica ma anche l'India e il Nordafrica sempre con l'idea guida di una purezza formale che, sotto il tocco delle sue mani, diventava asimmetria e drappeggio. Create negli anni '30, le dee di jersey avorio o grigio perla create da Madame Grès sono ancora attualissime.
Parigi, Musée Bourdelle fino al 24 luglio
                         

venerdì 29 aprile 2011

The Royal Wedding

Gli sposi... ma sopratutto i cappelli...

                            
                          


                            

                             

giovedì 28 aprile 2011

Stregata dalla luna...

                                                        
Nicolas Cage a Cher:

Ma ora, per me, tutto questo non conta niente: l'unica cosa che voglio è averti nel mio letto. Non mi interessa se brucerò in eterno. Non mi interessa se tu brucerai in eterno. Il passato e il futuro sono quasi inesistenti: non riesco a vederli, qui. La sola cosa che vedo sei tu, con me.


Cher al fidanzato Danny Aiello che ha appena rotto la promessa di matrimonio:
Un giorno creperai e io verrò al tuo funerale con un vestito rosso.
                        
                        
Gli amanti Nicolas Cage e Cher:
Cosa c'è?
Niente. Sto guardando la luna.
È perfetta.
Non avevo mai visto una luna così.
Ti fa sembrare un angelo. Guarda: assomiglia a una gigantesca palla di neve.
                           
Nicolas Cage e Cher, la passione d'amore e, sullo sfondo, "La Bohème":
L'amore non semplifica le cose, sai: quello che trova distrugge, ti spezza il cuore. Ma noi, noi non siamo qui per cercare la perfezione. I fiocchi di neve sono perfetti, le stelle sono perfette: non noi. Noi siamo qui per distruggere solo noi stessi, e per spezzare i nostri cuori, per innamorarci delle persone sbagliate e per morire. Dimentica i romanzi d'amore, sono tutte balle! Per favore, vieni di sopra da me, e entra nel mio letto!


                       
Cher e Olympia Dukakis:
Mamma, ormai ho trentasette anni, non te lo scordare.
E che sono trentasette? Quando ho avuto te dovevo compierne molto di più di trentasette. Non è finita finché non è finita!


La vedovella Cher e il padre Vincent Gardenia:
Mi sto per sposare.
Ancora?
Sì.
Ci hai già provato: non ha funzionato.
Perché lui è morto!

mercoledì 27 aprile 2011

Il nostro nuovo arrivo: un doppio Emilio; abito e cappello coordinati!

La sua attività di disegnatore di moda decollò per caso: nel 1947 a Zermatt la fotografa Toni Frissel, che lavorava per l'Harper's Bazaar, un'importante rivista di moda statunitense, rimase colpita da una giovane amica di Pucci che indossava una tuta da neve, da lui disegnata quasi per gioco, e la fotografò. Quando fu pubblicata sul magazine illustrato nell'ambito di un articolo sulla moda invernale in Europa fu un successo immediato (1948).

L'episodio lo incoraggiò a creare e vendere vestiti da donna, aprendo la sua prima boutique a Capri nel 1950. Subito la sua produzione si contraddistinse per l'uso di colori brillanti e motivi vistosi e marcati, che tanto influenzarono la moda di quei decenni.
Emilio Pucci fu un pioniere della moda italiana, partecipando per esempio alla prima sfilata di moda tenutasi in Italia, che fu organizzata per il 12 febbraio 1951 da Giovanni Battista Giorgini a Firenze, presso Villa Torrigiani in Via dei Serragli. Tra i suoi primi successi vanno ricordati la linea di vestiti di seta stampata senza pieghe.
Emilio Pucci ebbe un rapporto speciale con la città dei suoi antenati, Firenze, e nel Palazzo Pucci stabilì il quartier generale della sua casa di moda, dove infatti si trova tutt'ora. L'indirizzo stesso della maison, come pochi al mondo potevano vantare, era di per sé un vanto e rifletteva la sua origine nobile: "Marchese Emilio Pucci, Palazzo Pucci, Via de' Pucci 6, Firenze".
Nel corso della sua vita ha applicato le sue creazioni ai campi più disparati, ricevendo sempre ammirazione e riconoscimenti, grazie al suo stile fresco ed elegante. Molto popolare negli Stati Uniti, disegnò per esempio lo stemma per la tuta degli astronauti della Nasa per la missione dell'Apollo 15;  disegnò le divise per le hostess, i piloti e il personale della compagnia Braniff International Airways tra il 1965 and 1977, colorate e assolutamente innovative rispetto al panorama di allora; in Italia disegnò le divise classiche dei Vigili urbani, con i lunghi guanti bianchi e gli elmetti ovali sulla divisa blu.
Nel frattempo le attività di stilista si allargarono alla moda maschile, ai profumi, alla produzione di ceramica per la casa.
Suo figlio Alessandro, 11º Marchese di Barsento, morì in un incidente stradale nel 1998. Sua figlia Laudomia ha ereditato la direzione del marchio Emilio Pucci.
Nel 2000 il gruppo francese LVMH (Louis Vuitton), acquistò i diritti sul logo Emilio Pucci e sulle creazioni storiche rilanciando la griffe nel mercato internazionale.



                                                             

Parallelismi

                                                                 
Campagna Chanel 2010 
  
                                                                                                      
campagna Miu Miu  SS 2011

domenica 24 aprile 2011

venerdì 22 aprile 2011

Oggi sogno...

Zip

bottoni                                                             

la fioritura dei ciliegi                                         

giovedì 21 aprile 2011

NINA SIMONE

                                

Eunice Kathleen Waymon, nata a Tryon il 21 febbraio 1933. Sangue africano, indiano e irlandese.
A sei anni dedicava gran parte della sua giornata allo studio del pianoforte, a dieci i genitori decisero di costituire un fondo per raccogliere i soldi necessari a farla diventare la prima concertista classica nera d'America. Sogno infranto a diciassette anni, quando, unica candidata di colore, si presentò agli esami di ammissione del prestigioso Curtis Institute di Philadelphia e fu scartata.

"Non siete obbligati a vivere accanto a me, ma datemi semplicemente la mia uguaglianza" (da Mississipi Goddam)

"Non era un piacere andare a cena con Nina. Confesso di aver fatto fatica. La trovato fredda, molto distante. E anche un po' cattiva. "Paulette Coquatrix

Frank Sinatra, in preda a una crisi di nervi alla fine di uno spettacolo perché Nina Simone, che lui voleva in scena al suo fianco, aveva abbandonato la sala durante il concerto.

"La prima cosa che vedevo al mattino guardandomi allo specchio era il mio viso nero. E quello condizionava ciò che pensavo di me per il resto della giornata: ero una nera in un Paese dove ci si poteva far uccidere per quella semplice ragione."

"Ogni volta che vado in un Paese nuovo mi sento obbligata a includere nel mio repertorio canti che affermino con orgoglio la mia razza; e non confondetevi, che io canti una ballata o una nenia è la stessa cosa, voglio che la gente sappia chi sono."

martedì 19 aprile 2011

125 Years of Celebrating Women

Dal 28 aprile al 1 maggio presso la Triennale di Milano si terrà questa Mostra grazie a immagini e installazioni.
Un viaggio nell'evoluzione dell'universo femminile. Da un punto di vista "intimo".
Noi contribuiamo a celebrare la donna con i nostri bustini...

                               

lunedì 18 aprile 2011

Le nostre meraviglie...

... gonne dipinte e/o ricamate a mano
prodotte in Messico negli anni '50



 

sabato 16 aprile 2011

Donne, che passione

                          
Nove racconti, scritti tra il 1934 e il '64, nove figure di donne tratte dal mondo dello scrittore bosniaco Ivo Andrić, grande scrittore del Novecento.

Donne che hanno la forza di immagini innate:
Come Marta L., una bella cantante d'opera molto amata e ora sola per scelta che soffre per la vecchiaia che è alle porte. Oppure Anica, giovane florida e taciturna finita in sposa a un ricco fabbricante di spazzole, tutto garbo e savoir faire in società ma che la sera le impone il suo vaneggiare frustrato, il suo delirio di vanagloria che la lascia sbigottita, muta e offesa.
Sono donne che diventano vittime del silenzio, come Paula del magnifico racconto Parole.
Donne in carne e ossa, per nulla idealizzate. Donne quale solo un maschio può godere e preservare nel sogno come la piccola creatura incontrata nel parco a cui Byron gira attorno senza toccarla, sospeso tra desiderio e pudore.
Uno scrittore che sa che sono le parole a dire la donna e viceversa: “A lei erano legate certe parole […] il limone, il sale, l'olio e la malvasia indicavano quell'essere”. Difficile dire meglio.

venerdì 15 aprile 2011

Buon compleanno Charlie Chaplin!

                            

A differenza di Freud io non credo che il sesso sia la cosa più importante. È più facile che incidano sulla psicologia il freddo, la fame e la vergogna della miseria.



Non sono cittadino di nessun posto, non ho bisogno di documenti e non ho mai provato un senso di patriottismo per alcun paese, ma sono un patriota dell'umanità nel suo complesso. Io sono un cittadino del mondo.

Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita.Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose.
 
Attraverso la comicità vediamo l'irrazionale in ciò che sembra razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l'insignificante in ciò che sembra pieno di importanza.
 
Il ridicolo è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire.

Smile
Smile though your heart is aching
Smile even though it's breaking
When there are clouds in the sky, you'll get by
If you smile through your fear and sorrow
Smile and maybe tomorrow
You'll see the sun come shining through for you
Light up your face with gladness
Hide every trace of sadness
Although a tear may be ever so near
That's the time you must keep on trying
Smile, what's the use of crying?
You'll find that life is still worthwhile
If you just smile


Sorridi
Sorridi, anche se il tuo cuore soffre
Sorridi, anche se si sta spezzando
Quando ci sono nuvole nel cielo,
"Non ci penserai"
Se sorridi
Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
Sorridi e forse domani
vedrai il sole levarsi e splendere
Per te.
Illumina il tuo volto con la gioia
Nascondi ogni traccia di tristezza.
Anche se una lacrima
potrebbe essere sempre così vicina
Questo è il tempo in cui devi continuare a tentare,
Sorridi, che senso ha piangere?
Scoprirai che vale ancora la pena di vivere
Se solo sorridi.

giovedì 14 aprile 2011

                    

Portami il girasole impazzito di luce
Eugenio Montale

mercoledì 13 aprile 2011

Sylvia...

                                 
"Non posso mai leggere tutti i libri che voglio.
Non posso mai essere tutte le persone che voglio
e vivere tutte le vite che voglio.
Non posso mai esercitarmi in tutte le abilità che voglio.
E perché lo voglio?
Io voglio vivere e sentire tutte le sfumature, i toni e le variazioni di tutte le esperienze fisiche e mentali possibili nella vita.
E sono orribilmente limitata."


— Sylvia Plath

lunedì 11 aprile 2011

20134lambrate in collaborazione con Subalterno1 sono lieti di invitarvi alla mostra:


“AUTOPRODUZIONI ITALIANE” (a cura di Stefano Maffei),
una selezione di autoproduzioni realizzate da Adami, Cos, Damiani, Delvecchio + Magnani (Resign),
Forte, Gianni, Palmeri, Ragni e Ulian.
Pensiero, ricerca, sperimentazione e verifica produttiva.
Messo in scena attraverso progetti che raccontano di una attenzione a nuove strategie del progetto che vanno dall’autocostruzione, alla progettazione per componenti, al recupero di materiali e funzioni in una sorta di readymade evoluto.
Una visione dell’oggetto/progetto/merce contemporanea assolutamente alternativa, realista e non retorica
                     
                          

ORARI DI APERTURA Zona Ventura Lambrate
12 - 17 aprile dalle 10:00 alle 20:00
serata con i designers: mercoledì 13 aprile, 18:00 – 20:00

venerdì 8 aprile 2011

Combinazioni di colore

Rosso

Fantasie di fiori
                                             
Bianco e giallo

giovedì 7 aprile 2011

E d'un tratto...



"E d’un tratto capii che pensare è per gli stupidi,



mentre i cervelluti si affidano all’ispirazione"


(cit. “Arancia Meccanica”)


(borsa con parasole, anni '20)
                                
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