lunedì 3 ottobre 2011

Fernanda Pivano. Il matrimonio tormentato con Sottsass e il grande amore della vita: la letteratura

Pivano ed  Hemingway a passeggio a Cortina ottobre 1948

"Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato per 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il Pianeta cosparso di sangue." (dopo l'11 settembre)


Il primo incontro tra Cesare Pavese, supplente giovane giovane e la liceale Fernanda Pivano avvenne nel 1935 a Torino dove lui per alcuni mesi entusiasmò le classi del liceo d'Azeglio prima di esser arrestato e confinato. Si ritrovarono al suo ritorno, la Pivano già universitaria. Lui si innamorò. Lei pensava già a Sottsass per il quale per ben due volte disse no allo scrittore che la chiedeva in sposa.

Il suo grande amore fu l'architetto e designer Ettore Sottsass cui chiese due volte di sposarla. Dopo il primo rifiuto si portò all'altare un ufficiale americano conosciuto lavorando alla radio. nel 1949, stanca del matrimonio, telefonò a Sottsass proponendogli di nuovo le nozze. L'unione durò 27 anni poi lui la lasciò con grandissima infelicità di lei.


Appena entra nella loro nuova casa Sottsass scoppia a piangere al pensiero che dovrà vivere con lei tutta la vita.


Agli editori e ai direttori di giornale che, per pubblicarla, le chiedevano di fare l'amore, rispondeva, "O faccio la giornalista o faccio la puttana. Due mestieri insieme sono troppo faticosi."


                              
L'incontro con Hemingway sulle Dolomiti. Lei arriva da Milano nera di fuliggine. Lui al centro di una tavolata di venti persone, si alza, l'abbraccia e dice:" Tell me about the Nazi raccontami dei nazisti- l'avevano arrestata per aver tradotto Addio alle armi. Nei giorni successivi resta seduta accanto a lui che la chiama My Giovanna d'Arco. Un giorno le chiede di sposarlo. Lei rifiuta con pena e dolore per non far soffrire la moglie del momento.


"Che cosa le è riuscito meglio nella vita? Non mi è riuscito proprio un bel niente. Sono passata da un disastro all'altro. Diciamo che quel che mi è riuscito forse è resistere al disastro."
                              
Abitudine di Fernanda Pivano di scrivere la notte. "Di giorno rispondo al telefono e non posso lavorare."
                              

5 commenti:

  1. Agli editori e ai direttori di giornale che, per pubblicarla, le chiedevano di fare l'amore, rispondeva, "O faccio la giornalista o faccio la puttana. Due mestieri insieme sono troppo faticosi."

    Posso chiederti i riferimenti del libro in cui l'hai letto o dell'intervista? Vorrei citarlo in una tesi su di lei! Grazie e complimenti!

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  2. Benvenuta e grazie per i tuoi complimenti!
    Questa tesi mi incuriosisce molto, anche io mi sono laureata in lettere con una tesi su Lalla Romano.
    Questa frase l'ho trovata in un allegato del Corriere, pezzo a cura di Lucrezia e Giorgio Dell'arti

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  3. Bello! Eh, sono sulla stessa lunghezza d'onda loro due... comunque posso chiederti di riportare gli estremi dettagliati (quale allegato, la data, il titolo del pezzo?) Non l'ho trovato on line e ho una voglia matta di citarla, sai come sono pretenziosi gli accademici!
    Grazie mille :)

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  4. Purtroppo io appunto sulla mia Moleskine e poi riporto sul mio blog, mi spiace. L'unica cosa che potresti fare è scrivere ai due tizi che curano questa rubrica sull'allegato del Corriere e recuperare la fonte.

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  5. In ritardo di qualche anno...ma seguire le tracce dei miei amati scrittori nel presente, è un riportarli in vita. Belle le tue annotazioni. grazie

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