venerdì 28 ottobre 2011

Biografie misteriose e fatali

Solo alcuni scrittori sudamericani sanno raccontare le storie nel modo più genuino del termine: storie avvincenti, aggrovigliate e appassionanti senza perdere l'aplomb dello scrittore colto e raffinato. Così si presenta Santiago Gamboa. Colombiano, 45 anni ha già diversi romanzi all'attivo ma con Morte di un biografo ha superato se stesso.
Ha raccolto in questo libro un tesoro di racconti meravigliosi.
Dice uno dei tanti personaggi del romanzo: “Le vite sono come le città, se sono pulite e ordinate non hanno storia. È nella rovina, nella disgrazia che nascono le storie migliori.”
Piene di ammiccamenti letterari e rimandi, le relazioni di questi strani personaggi che partecipano ad un misterioso congresso internazionale compongono un mosaico colorato di avventure: storie di passioni, perversioni, tradimenti, vendette, amicizie, viaggi, fughe.
Tanto, tanto fino alla fine senza mancare un colpo.
                           
Cose da salvare in caso di incendio è un esordio magico di una ventinovenne, Haley Tanner: nato come un racconto per una classe di scrittura, bocciato dal professore e da altri studenti ha raccolto elogi al New York Times e al Premio Pulizer Elisabeth Strout.
Forse perché è tenero. Il contesto è il degrado dell'immigrazione clandestina russa post-crollo del comunismo. È la storia di Vaclav che vive a Brooklyn con i genitori, immigrati ebrei russi. Sogna di diventare il più grande mago del mondo. Lena è la sua unica amica e insieme frequentano la scuola di inglese per stranieri. Lui fa i compiti per lei e lei gli ha promesso di fargli da assistente.
Un giorno Lena sparisce e Vaclav dovrà compiere la magia più grande per farla tornare, facendo sparire la paura e il dolore nella sua giovane amica.
La scrittura è come la magia – dice l'autrice – il pubblico sa che la donna non è stata tagliata a metà nel numero dell'armadio né che la colomba è davvero scomparsa. Ma vuole uscire dalla realtà e crederci. Lo stesso accade con un libro: sai che quei personaggi non esistono ma continui ugualmente a leggere. 

giovedì 27 ottobre 2011

Una piccola anticipazione per una grande sorpresa...

A breve  apriremo uno spazio dedicato al design anni '50 '60 '70
 questa che vi mostriamo è una anteprima degli oggetti che troverete


In particolare vi segnaliamo il tavolo prodotto da Bernini disegnato da Mangiarotti 
con base in bronzo della Fonderia Battaglia

mercoledì 26 ottobre 2011

Vintage Quei favolosi anni '40 - prima parte

Madonna si è presentata sul red carpet dell'ultimo Festival del cinema di Venezia in un meraviglioso Vionnet tutto drappeggi e farfalle. Sugli schermi si è vista una Kate Winsley con acconciature a onde e calze di seta.
Miuccia Prada ha presentato spalle definite, occhiali glitter, longuettes e paillettes.
Ebbene sì sono tornati i meravigliosi anni '40. 
Proposti da Miu, Miu appunto, Lanvin, Ralph Lauren, Galliano, Marras e tanti altri.
Galliano
Due nostre meravigliose proposte
acconciature dalla sfilata di Antonio Marras
Lanvin

Marc Jacobs
La gonna al ginocchio, le stoffe morbide e setose, le gambe in mostra, la vita segnata.
Le donne non perfette saranno davvero felici di questo revival che regala una bella linea e sta bene a tutte. Quell'eleganza rigorosa che io adoro e che trovo impeccabile e anche molto glamour.
                           


lunedì 24 ottobre 2011

Georgia O'Keeffe

Purple petunias
I petali di Georgia O'Keeffe inventano un mondo pieno di colore e metafore.
Una mostra dedicata alla grande icona dell'arte contemporanea americana.
L'artista inventa un mondo alterato, dai colori forti in cui un intero paesaggio può sembrare un macro-fiore in cui tutto sembra un sogno e che guarda non si sente più reale.
La mostra aperta fino al 22 gennaio 2012 è ospitata alla Fondazione Roma Museo
yellow cactus

gladiolus in the style


venerdì 21 ottobre 2011

VINTAGE- Report da Belgioioso con un grazie specialissimo a La Sco Moda mente!

il castello
Questa è la sede della più importante fiera del vintage, il Castello di Belgioioso nei pressi di Pavia
In ogni edizione viene presentata una mostra.
Questa era dedicata al viaggio: "Bagagli e dettagli di un viaggio al passato" Bauli, valigie, borse e accessori da viaggio da metà 800 al 1980.  


Un piccolo assaggio di quello che abbiamo portato.


                             
E di tante belle cose presenti...
                                  

giovedì 20 ottobre 2011

Anna Banti


Così, sbocconcellando la vita a porzioni di ventiquattr'ore, noi ci lusinghiamo di durare eterni.
"è più difficile discriminare se più nuoccia alla fama di un artista essere dimenticato che mal conosciuto: e vien voglia di decidere che su un grande spirito potesse scegliere, preferirebbe il silenzio alle mezze parole."


Anna, solita chiamare suo marito, Roberto Longhi, "il maestro". Il loro fu un matrimonio quasi bianco tuttavia lei era gelosa di chiunque gli stesse vicino.


"Dio non mi ha dato figli, ma solo Caravaggi."


"Consideravo la critica la cosa più nobile che uno potesse esercitare. (...) L'abbandonai quando capii che avrei fatto della critica d'arte di secondo piano. Avevo sposato Longhi e non potevo permettermelo. Volevo essere io, autonoma.


"Bernard Berenson, per sfottere il grande critico Longhi, marito della scrittrice, gli chiedeva che effetto fa essere sposati a un genio." Alberto Arbasino


Anna Banti riscrisse interamente i manoscritti di Artemisia e de Il bastardo bruciati dai tedeschi in fuga nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1943 "come ragazzi rubati alla morte."                                                                                                  

mercoledì 19 ottobre 2011

ABC dei buoni propositi - seconda parte

                                   
O Osare gridare, arrabbiarsi, indignarsi, schifarsi e cambiare. 
Per fare la rivoluzione non si può essere vere signore.


P Pranzare con i miei genitori da soli e separatamente. In un giorno a caso, magari il martedì. L'ultima volta è successo troppo tempo fa e ci siamo detti cose belle e un po' memorabili.


R Ridere con i figli. Tra un no e l'altro. Per allegria, per gioco, per tenerci in allenamento, per rifarci ora di quando saranno adolescenti ombrosi e mi considereranno una sfigata.


S scappare con lui per un po' facendo finta di essere amanti e non due tizi con figli che il sabato mattina fanno la spesa al supermercato.


T Telefonare alle amiche. Per chiacchierare, spettegolare, raccontarci storie e dire scemenze.


U Uscire sul balcone e trovare l'orto di Michelle Obama e non gerani agonizzanti, salvia infestante e cadaveri tutti intorno.


V Vedere ogni tanto un film per grandi al cinema. Arrivando in anticipo per emozionarci quando le luci si spengono e vedere tutte le pubblicità prima dell'inizio.


Z Zuccherare il caffè, il tè, la macedonia. Perché lo zucchero è un'invenzione geniale, a differenza del dolcificante che mette tristezza. ( Questa è mia: a dirla tutta io non l'ho mai usato!)





lunedì 10 ottobre 2011

ABC dei buoni propositi - prima parte


Elasti, la giornalista mamma che ci regala rubriche a dir poco spassosissime, intelligenti, divertenti che fanno anche riflettere mi ha ancora una volta sorpresa con un suo bel pezzo... questa volta però non posso fare a meno e devo condividerlo con tutti voi... ecco quindi un abbecedario di buone intenzioni, un vademecum da tenere in borsa con le chiavi di casa, l'agendina moleskine e il burro di cacao.
A arrendersi all'entropia. La vita è troppo breve per piangerla.
B baciarlo dove il pronome sta per partner o chi per lui. Con la lingua e gli occhi chiusi, come si faceva un tempo. Pare che serva a migliorare l'umore e la fiducia nel futuro e nel prossimo.
C coltivare una passione anche piccola ma privata e appagante
D decidere cosa fare da grande. Non è mai troppo tardi per un ripensamento, un colpo di testa, un'ambizione urgente e improvvisa.
E eliminare dal guardaroba preferibilmente con un catartico falò le mutande di nonna Abelarda e i reggiseni coordinati.
F fare uno spavaldo ingresso da maliarda in una boutique di intimo e comprare la biancheria giusta.
G giocare a Uno, sì lo so non è un passatempo per intellettuali ma è un gioco bellissimo. Ed Elasti vince sempre (scrive!)
I imparare a lasciare andare: i figli, i brutti pensieri...
L leggere di più
M mettere un cappello buffo, una gonna corta, un paio di occhiali improbabili, uno di stivali tacco 12 e uno di collant a righe chiudendo nell'armadio il pudibondo conformismo dei 13 anni che non può e non deve funestare i 40.
N non aver paura. Tanto non serve





giovedì 6 ottobre 2011

Arrivederci.... Bye, bye... adieu

mensola di Borsani
                                                                     

mercoledì 5 ottobre 2011

Gente che ci piace

Ragazze... ho appena scovato un blog pazzesco... questo genio di ragazzo, Mirco (gentilissimo) parla di cibo e moda e li lega con foto e mood semplicemente, semplicemente ME RA VI GLIO SIIII
Il suo blog si chiama:lortodimichelle.blogspot.com
Eccone un piccolo assaggio...
cavolfiore
                                                                     
Bruscandoli
merluzzo e cavolfiore
pomodoro

lunedì 3 ottobre 2011

Fernanda Pivano. Il matrimonio tormentato con Sottsass e il grande amore della vita: la letteratura

Pivano ed  Hemingway a passeggio a Cortina ottobre 1948

"Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato per 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il Pianeta cosparso di sangue." (dopo l'11 settembre)


Il primo incontro tra Cesare Pavese, supplente giovane giovane e la liceale Fernanda Pivano avvenne nel 1935 a Torino dove lui per alcuni mesi entusiasmò le classi del liceo d'Azeglio prima di esser arrestato e confinato. Si ritrovarono al suo ritorno, la Pivano già universitaria. Lui si innamorò. Lei pensava già a Sottsass per il quale per ben due volte disse no allo scrittore che la chiedeva in sposa.

Il suo grande amore fu l'architetto e designer Ettore Sottsass cui chiese due volte di sposarla. Dopo il primo rifiuto si portò all'altare un ufficiale americano conosciuto lavorando alla radio. nel 1949, stanca del matrimonio, telefonò a Sottsass proponendogli di nuovo le nozze. L'unione durò 27 anni poi lui la lasciò con grandissima infelicità di lei.


Appena entra nella loro nuova casa Sottsass scoppia a piangere al pensiero che dovrà vivere con lei tutta la vita.


Agli editori e ai direttori di giornale che, per pubblicarla, le chiedevano di fare l'amore, rispondeva, "O faccio la giornalista o faccio la puttana. Due mestieri insieme sono troppo faticosi."


                              
L'incontro con Hemingway sulle Dolomiti. Lei arriva da Milano nera di fuliggine. Lui al centro di una tavolata di venti persone, si alza, l'abbraccia e dice:" Tell me about the Nazi raccontami dei nazisti- l'avevano arrestata per aver tradotto Addio alle armi. Nei giorni successivi resta seduta accanto a lui che la chiama My Giovanna d'Arco. Un giorno le chiede di sposarlo. Lei rifiuta con pena e dolore per non far soffrire la moglie del momento.


"Che cosa le è riuscito meglio nella vita? Non mi è riuscito proprio un bel niente. Sono passata da un disastro all'altro. Diciamo che quel che mi è riuscito forse è resistere al disastro."
                              
Abitudine di Fernanda Pivano di scrivere la notte. "Di giorno rispondo al telefono e non posso lavorare."
                              
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