venerdì 8 luglio 2011

Vintage - Paola Borboni


1930
                                                                                                                                                                                              A 22 anni si mostrò nuda in palcoscenico.
A 72 sposò un trentenne.
La grande vecchia del teatro italiano non temeva nulla. A parte le calze rotte.

"Non si deve mai vivere da soli, o comunque stare da soli, ci vuole un po' d'amore o di trastullo."

La Borboni, solita regalare alle sue colleghe falli artificiali.

Indossava solo intimo rosso. "Le mutande sono come i governi. C'è sempre qualcuno che li vuole far cadere".
giovanissima
 "Ieri sera si era rappresentata per la prima volta la commedia Alga Marina di Carlo Veneziani. Come è noto la prima attrice della Compagnia Falconi, Paola Borboni, la quale doveva interpretare la parte della Sirena, al terzo atto, dovendo fingere di togliersi gli indumenti per tornare alla sua dimora sottomarina, ha curato con troppa minuziosa esecuzione l'atto decisivo e si è mostrata al pubblica completamente nuda". La Stampa 13.09.1922

1927
La questura di Roma e il Governo intimarono a Falconi di non far ripetere lo spogliarello
                                                              
Un giorno confessò di aver fatto l'amore con il Presidente dell'Argentina per salvare la compagnia teatrale di Armando Falconi.

Nozze a 72 anni con Bruno Villareggio, in arte Villar, ex operaio nullatenente alla Bialetti, aspirante poeta, aspirante scrittore, aspirante attore, 30 anni.
"Grazie per aver applaudito il mio vedovo" (dopo un recital con il marito, di 42 anni più giovane)
Bruno Villar, morì poi dopo sei anni di matrimonio in un incidente d'auto.
"Lutto, lutto strettissimo per quel mio ragazzo adorato... Lui era così dolce, così bello. Ah, io non lo avrei sposato: mi pareva folle... Ma lui mi amava. E un giorno ha detto: ci sposiamo. Non vuoi sposarmi? Allora gli ho risposto: Ma sì, angelo mio, sposiamoci. Ed è stato grande, un vero matrimonio d'amore.
1935
                           

Quel giorno che litigò con Renato Rascel. Lui: " Zitta tu che sei vecchia e brutta. " Lei: " Sì ma sono stata giovane e bella. Mentre tu alto mai."

"Vecchia è il termine giusto: non anziana, che sa di scappatoia. Vecchio, del resto si dice per tante cose pregiate: vecchia casata, vecchia famiglia,  vino vecchio, grande vecchio. Ecco, mi piacerebbe che mi chiamassero la grande vecchia."


1938
La Borboni, che fin dagli anni Ottanta aveva fatto preparare il necessario per la sua morte: "Una bella tunica bianca ricamata che ho fatto allungare fino ai piedi, quando mi sono resa conto che non sta bene mostrare le gambe alla mia età. Un grande rosario da intrecciare fra le mie mani. E due paia di collant. Perché sai come vanno certe cose: uno dei due, si rompe. E io non voglio avere le calze rotte. "

1924
                             
                                                             
Signora lei ha novantadue anni. Fino a quando ha intenzione di rimanere sulla breccia? Finché crepo, tesoro mio."                      

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