giovedì 21 aprile 2011
NINA SIMONE
Eunice Kathleen Waymon, nata a Tryon il 21 febbraio 1933. Sangue africano, indiano e irlandese.
A sei anni dedicava gran parte della sua giornata allo studio del pianoforte, a dieci i genitori decisero di costituire un fondo per raccogliere i soldi necessari a farla diventare la prima concertista classica nera d'America. Sogno infranto a diciassette anni, quando, unica candidata di colore, si presentò agli esami di ammissione del prestigioso Curtis Institute di Philadelphia e fu scartata.
"Non siete obbligati a vivere accanto a me, ma datemi semplicemente la mia uguaglianza" (da Mississipi Goddam)
"Non era un piacere andare a cena con Nina. Confesso di aver fatto fatica. La trovato fredda, molto distante. E anche un po' cattiva. "Paulette Coquatrix
Frank Sinatra, in preda a una crisi di nervi alla fine di uno spettacolo perché Nina Simone, che lui voleva in scena al suo fianco, aveva abbandonato la sala durante il concerto.
"La prima cosa che vedevo al mattino guardandomi allo specchio era il mio viso nero. E quello condizionava ciò che pensavo di me per il resto della giornata: ero una nera in un Paese dove ci si poteva far uccidere per quella semplice ragione."
"Ogni volta che vado in un Paese nuovo mi sento obbligata a includere nel mio repertorio canti che affermino con orgoglio la mia razza; e non confondetevi, che io canti una ballata o una nenia è la stessa cosa, voglio che la gente sappia chi sono."
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