Le ragazze però non riescono a sistemare la questione della madre.
Il rischio è grande, così costringono la mamma a riparare a Valpenga.
Nel 1943 inizia l'incubo. Il Trio viene proscritto dalla radio, pur continuando gli spettacoli alla radio. Proprio a teatro irrompe a Genova la milizia in sala. Tutti ammutoliti, il sala il gelo.
Le sorelle hanno paura anche se non lo danno a vedere. Vengono portate in carcere con l'accusa di inviare messaggi al nemico attraverso Tuli-tuli- tulipan. L'accusa di spionaggio è pesante.
In carcere piangono ma non cedono riguardo al nascondiglio della mamma. Giuditta che conosce il tedesco è costretta a fare da interprete e assistere ai pestaggi. Sentono le grida dei torturati. Vengono liberate dopo forse un mese.
Ciò che è certo è che il Trio dopo il carcere cade nell'oblio.
Le sorelle si rifugiano in una pensione dove conducono una vita ritirata. Per non dare nell'occhio vanno a trovare a turno la mamma in bicicletta. Sono italiane dichiarate ariane dal regime ma dopo l'arresto temono per la mamma.
Ricevono poi le visite dei fidanzati tranne Sandra che ha perso il suo compagno, un ufficiale di marina, in guerra.
Rimangono recluse fino alla fine della guerra.
Poi la guerra finisce, ritornano a Torino ma tutto è cambiato.
C'è voglia di dimenticare. Senza più ingaggi decidono di partire per il Sudamerica. Caterinetta però non vuole partire e vuole sposarsi. Litigano. Kitty però non cede. Nel 1946 le due sorelle la sostituiscono con Maria Bria pronta a diventare la quarta Lescano. La sostituzione è segreta verrà rivelata solo molto dopo, complice il fatto che il Trio era molto famoso alla radio.
Un mistero che si aggiunge agli altri. Si sa poco della loro carriera che all'inizio pare ricca di successo poi cadono nell'oblio.
Eppure le loro voci perfette riecheggiano ancora delicate nel mio negozio per rivivere quello swing così italiano.
(notizie estrapolate da un bellissimo articolo della dottoressa Montefusco sul Trio Lescano)
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