venerdì 1 febbraio 2013
20134Lambrate_ Ingrid Thulin
Nata in uno sperduto villaggio svedese nel '26, un'infanzia difficile, una volta trasferita a Stoccolma però inizia a recitare in teatro e poi al cinema. Grazie a Bergman raggiunge un grande successo.
"Faceva parte, come Max von Sydow e Liv Ullmann, di quella compagnia d'arte dai volti memorabili scoperta di Bergman: attori interpreti capaci di esprimere qualunque mutazione dell'anima, ogni emozione. La Thulin sapeva trasmettere nevrosi religiose, etiche, anche sessuali." Maurizio Porro
Sposata due volte fece scalpore la sua dichiarazione sugli italiani e il sesso in occasione dell'uscita del film, nel 1966, Giochi di notte, di Mai Zetterling: "Per voi italiani fare l'amore è peccato, da noi i bambini imparano a scuola come si fa. Voi per gelosia ammazzate, noi non divorziamo neppure. Per voi l'erotismo è oscenità, per noi felicità".
Quella volta che andò dal marito Schein a raccontargli di essere stata ricattata da un giovane il quale sosteneva di avere foto di lei nuda. E lui: " Ah, bene, digli di mandarmene perché io non ne ho."
Si trasferì a Roma nel 1972 e qui visse a lungo insegnando al Centro sperimentale di cinematografia.
Amò molto l'Italia. "Qui si può intavolare una discussione con un vecchietto mai conosciuto. Un totale caos, ma anche un'intima libertà dello spirito."
Ingmar Bergman, talmente perfetto e organizzato da aver "tolto il sapore dell'avventura al fare cinema", la scoprì giovanissima e la fece lavorare in dieci film, ma nella sua autobiografia citò Ingrid in sole due righe.
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