"Giovanissima e di meravigliosa bellezza. Capelli fulvi, ricciuti. Occhi verdi, lunghi, grandi e lucenti, che ora, nella passione, s'intorbidano come acqua di lago; ora, nella serenità, si fermano a guardare limpide e dolci come un'alba lunare; ora nella tristezza hanno l'opacità lucente della turchese. La bocca ha spesso un atteggiamento doloroso come se la vita le desse una sdegnosa amarezza; ma se ride ha subito una grazia luminosa che sembra rischiari e avvivi ogni cosa." (Tuda, ispirata a Marta in Diana e la Tuda di Luigi Pirandello.)
L'amore tra Pirandello e la Abba, mai consumato e probabilmente vagheggiato. Quando si conobbero lui aveva 59 anni e lei 25.
Negli ultimi anni Pirandello le scrisse 560 lettere. Lui le scriveva bellissime lettere d'amore, lei rispondeva ogni tanto per parlare di cose pratiche come la propria carriera.
Le allieve del magistero dove Pirandello insegnava erano tutte pazze di lui. Ci voleva tutto il riserbo, la serietà, il suo senso di responsabilità perché quelle lezioni non si trasformassero in una corte d'amore. Le lasciò i diritti sulle commedie "che senza di lei non avrei mai scritto."
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