giovedì 23 maggio 2013

20134Lambrate_L'amore ai tempi del colera

                                               

"E ha dovuto cambiare via perché la gente non vedesse le sue lacrime che non poteva più nascondere, perché queste lacrime non era di quella notte, era di tante altre: Quelle che portava attraverso la gola per cinquanta uno anni, nove mesi e quattro giorni."
                                  

"Nel corso degli anni entrambi arrivarono, seguendo vie diverse, alla conclusione saggia che non era possibile vivere altrimenti, né amarsi altrimenti: nulla a questo mondo era più difficile dell'amore."
                             
"Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati."
           
"Avevano appena festeggiato le nozze d'oro e non sapevano passare neppure un istante l'una senza l'altro, o senza pensare l'una all'altro, e più rincrudiva la vecchiaia meno lo sapevano. Né lui né lei potevano dire se questa servitù reciproca si fondasse sull'amore o sulla comodità, ma non se l'erano mai domandato con la mano sul cuore, perché entrambi preferivano da sempre ignorare la risposta.
                                     
"Gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma (...)la vita li costringe ancora molte volte a partorirsi da sé."
                                                       
 "Questa era la vita. L'amore, ammesso che ci fosse, era una cosa a parte: un'altra vita."
                   
"Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un casino."
                         

"... Poi lo guardò, e vide la sua padronanza invincibile, il suo amore impavido, e lo turbò il sospetto che è la vita, più che la morte, a non avere limiti."

dal libro "L'amore ai tempi del colera" di Gabriel García Márquez

da PensieriParole

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