Dopo novanta sedute di posa per ritrarla, Picasso abbandonò il pennello: "Non vi vedo più quando vi guardo". Aveva appena dipinto il viso, ma lo cancellò. Ripreso in mano il ritratto lo terminò in sua assenza. Quando gli rimproveravano che non era per niente somigliante, rispondeva: "Non importa: è lei che finirà per assomigliargli."
"Alice si copriva la fronte perché aveva un corno fra le sopracciglia, una ciste sebacea che la faceva somigliare a un unicorno, in modo che le due formavano la coppia perfetta, l'ippopotamo e il rinoceronte. "Pablo Picasso
La casa parigina di Geltrude, decorata su muri, tappetti, piatti di un solo motto, infinito: "una rosa è una rosa, è una rosa."
La risata di Geltrude "come una bistecca." Mabel
Il giorno dell'esame di filosofia, Geltrude Stein, scrisse sul foglio: "Ieri sono stata all'opera e davvero oggi non mi sento di scrivere di filosofia." Il professore, William James, accettò il compito dandole il massimo dei voti.
A chi le diceva, un giorno, di aver accertato che i tre geni della nostra epoca sono Gide, Picasso e Geltrude Stein, rispose, sinceramente stupita: "Giustissimo, ma perché volete metterci anche Gide."
La scrittrice omossessuale a proposito degli uomini: "é buffo, le due cose di cui quasi tutti gli uomini sono più orgogliosi sono la cosa che chiunque sa fare e facendola la fa allo stesso modo, cioè essere ubriaco e fare figli."
All'amata Alice regalò un grande anello con rosette di brillanti, spesso e sporgente, per impedire agli uomini che le facevano il baciamano di sfiorarle la pelle con le labbra.
"Qualunque vita si guardi sembra infelice ma qualunque vita vissuta è lieta, e qualunque cosa accada continua ad esserlo. Malgrado il dolore. Finché si stringono in mano le ortiche non si sentono le punture. Il dolore inizia quando si allenta la presa."
"Mi chiese nel pomeriggio:qual'è la risposta? Io rimasi in silenzio. In questo caso, disse lei, qual'è la domanda? (Alice, ricordando gli ultimi minuti di vita di Geltrude)
La risata di Geltrude "come una bistecca." Mabel
Il giorno dell'esame di filosofia, Geltrude Stein, scrisse sul foglio: "Ieri sono stata all'opera e davvero oggi non mi sento di scrivere di filosofia." Il professore, William James, accettò il compito dandole il massimo dei voti.
A chi le diceva, un giorno, di aver accertato che i tre geni della nostra epoca sono Gide, Picasso e Geltrude Stein, rispose, sinceramente stupita: "Giustissimo, ma perché volete metterci anche Gide."
La scrittrice omossessuale a proposito degli uomini: "é buffo, le due cose di cui quasi tutti gli uomini sono più orgogliosi sono la cosa che chiunque sa fare e facendola la fa allo stesso modo, cioè essere ubriaco e fare figli."
All'amata Alice regalò un grande anello con rosette di brillanti, spesso e sporgente, per impedire agli uomini che le facevano il baciamano di sfiorarle la pelle con le labbra.
"Qualunque vita si guardi sembra infelice ma qualunque vita vissuta è lieta, e qualunque cosa accada continua ad esserlo. Malgrado il dolore. Finché si stringono in mano le ortiche non si sentono le punture. Il dolore inizia quando si allenta la presa."
"Mi chiese nel pomeriggio:qual'è la risposta? Io rimasi in silenzio. In questo caso, disse lei, qual'è la domanda? (Alice, ricordando gli ultimi minuti di vita di Geltrude)
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