Scrittrice, attrice e persino profumiera. Insignita del titolo di Grand'Ufficiale della Legion d'onore.
"Scrivere è come lavorare a maglia: non si sa mai se ne verrà fuori una sciarpa o un golf o un paio di guanti."
Secondo Coco Chanel, Colette era troppo grassa e all'amore preferiva due salsicce grigliate.
Colette ingrassò nel 1916, nel pieno dei razionamenti di guerra; lontana dal teatro, trascurava la sua ginnastica domestica.
Colette faceva sembrare più vecchia la figlia applicandole "fard rosa canaglia e blu livido."
Che cosa significa avere una madre così celebre? Ci vuole una vita per riprendersi.
"Nella mia vita ho avvicinato raramente quegli uomini che gli altri uomini chiamano grandi. Se essi non figurano in questi ricordi, la colpa è mia che ho preferito - il sesso non ha molta importanza - persone oscure, colme di un succo che proteggevano, che negavano alle sollecitazioni banali. Quelle che suscitarono la mia curiosità, fino a una sorta di passione, talora erano anche indeciso soltanto nel modo in cui profondere la loro essenza più preziosa... Ma probabilmente io disponevo del gesto lustrale... una lacrima, appena uno schizzo, e i miei prediletti si aprivano"
Colette si ostinava a sedurre uomini e donne, spesso appoggiata dai mariti: Willy l'incoraggiò ad amoreggiare con la lesbica più famosa del secolo, Missy, mentre De Jouvenel s'irritò solo quando lei portò a letto il figliastro ventenne (sola in campagna, era rimasta colpita dalla somiglianza del ragazzo con l'inafferabile marito.)
Nel 1932 aprì un Istituto di bellezza finanziato da una principessa e da un Pascià. Sulle etichette di creme e ciprie create dalla scrittrice era tratteggiata la sua caricatura. All'inaugurazione Colette truccò personalmente le clienti; il successo fu tale da consentire l'apertura di succursali a Saint-Tropez, Biarritz e in altre località della Francia.
Epigrafe di Colette: Ici repose Colette.
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