Io sono un clown, e faccio collezione di attimi.
Un artista ha la morte sempre con sé, come un bravo prete il suo breviario.
Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio.
La gente ricca riceve molti più regali di quella povera; e quello che deve proprio comprare, lo ha sempre molto più a buon prezzo.
Per un professionista non c'è modo migliore di mimetizzarsi che mescolarsi ai dilettanti.
Quando sono ubriaco, sulla scena eseguo senza precisione dei movimenti che solo la precisione giustifica e cado nell'errore più penoso che un clown possa fare: rido delle mie stesse trovate.
Quello che sta fuori – a questo mondo ciascuno sta fuori rispetto agli altri – trova una cosa sempre peggiore o migliore di quello che ci sta dentro.
Vi sono dei limiti oltre i quali l'idiozia dovrebbe essere controllata.
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