mercoledì 12 giugno 2013

20134Lambrate_ Il Grande Gatsby



     

"E mentre meditavo sull'antico mondo sconosciuto, pensai allo stupore di Gatsby la prima volta che individuò la luce verde  all'estremità del molo di Daisy. Aveva fatto molta strada per giungere a questo prato azzurro e il suo sogno doveva essergli sembrato così vicino da non poter più sfuggire. Non sapeva che il sogno era già alle sue spalle, in quella vasta oscurità dietro la città dove i campi oscuri della repubblica si stendevano nella notte.
Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C'è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia... e una bella mattina... Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato."
             


"Sapeva che, baciando quella ragazza, incatenando per sempre le proprie visioni inesprimibili all'alito perituro di lei, la sua mente non avrebbe più spaziato come la mente di Dio. Così aspettò, ascoltando ancora un momento il diapason battuto su una stella. Poi la baciò!"
               


"Tu eri sempre presente. In ogni idea. In ogni decisione. E se qualcosa non è di tuo gusto, io la cambierò."
    



"È perfetto. Come la tua perfetta e
irresistibile immaginazione!"
                       



 "Tutte le cose belle e preziose svaniscono così presto, e non tornano più!"

"Mi venne la solita convinzione che la vita ricominciasse con l'estate!"
                           
La guardava come tutte le ragazze vorrebbero essere guardate!"
                          

"Adoro le grandi feste; sono così intime, in quelle piccole non c'è nessuna privacy!"

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