"La nostalgia si riavvolge all'indietro e non fa distinzione: riguarda tutti e ogni cosa; è un rimpianto democratico e universale che non dipende dall'età, non è in relazione con il valore degli oggetti perduti né con la loro genuinità.
La nostalgia è un atto culturale."
(...)Le nostre Madeleines sono lucidalabbra alla fragola, shampi alla mela verde e borotalchi. Sono i bagnoschiuma improbabili con cui ci lavavamo quando eravamo bambini.
E lo stesso - per passare dal naso alla lingua - avverrebbe con i sapori. Il nostro passato è imbottigliato nel gusto dolciastro dei francobolli che i grandi a volte ci facevano leccare; in bicchieri di orzata, lattementa e tamarindo; spuma, gassosa e sanguinella; in caldarroste, zucchero filato e latte condensato.
è imprigionato dentro le caramelle Rossana, nelle galatine quadrate che adesso sono tonde...
"Lo sappiamo da sempre in fondo. Il passato è la sola dimensione visibile. Ci sta di fronte. Non è un paradosso, esistono esempi concreti di cognizione inversa del tempo.
Per gli aymara - un milione e mezzo di persone che vivono tra Bolivia, Perù e Argentina - il tempo scorre all'incontrario: quando parlano del passato indicano davanti a sé; per riferirsi al futuro, invece, dietro la schiena.
La loro logica è impeccabile: il passato è conosciuto e, quindi, si vede.
Il futuro, invece, essendo incognito, sta alle nostre spalle.
Siamo tutti aymara senza saperlo." Giacomo Papi
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